Under 12 - Hockey Como vs Varese
Dopo Real Torino, Diavoli Sesto, Milano e Pinerolo oggi sul ghiaccio di Casate è arrivato per i nostri atleti della categoria Under 12 il momento di affrontare i mastini del Varese.
Ore 16.15 e allo stadio si presentano i giocatori di entrambe le formazioni con borsoni, stecche e tanta voglia di offrire al pubblico non pagante uno spettacolo degno di questo nome. Il primo ostacolo della giornata è quello arbitrale che come un vip sul red carpet si fa attendere e non poco. Per ingannare il tempo si inizia quindi il riscaldamento più lungo della storia che porta i nostri piccoli ad ottimi risultati anche sul giro cronometrato del parco che sovrasta l’impianto. Ci cambiamo e finalmente scendiamo sul ghiaccio e con l'abbassarsi della temperatura sale la tensione anche tra gli spalti dove genitori e parenti (anche loro ormai sono una squadra) avvisano amici e parenti (quelli rimasti a casa al caldo) che probabilmente si farà un po’ tardi stasera. All’improvviso appare sul ghiaccio l’arbitro con la sua chioma brizzolata coperta da un casco nero, che viene acclamato dal pubblico come il William Wallace di Casate e finalmente si aprono le danze.
Oggi non si balla però: si pensa solo a pattinare. Questa categoria non prevede classifica ma ai bambini poco importa. La voglia di dimostrare di essere i migliori è talmente grande che subito la prima linea schiaccia il Varese all’interno del terzo difensivo e, paradossalmente, sono proprio i mastini (gli avversari sono dati vincenti in tutte le quote snai, eurobet e esselunga) che oggi vengono morsi. La partita è entusiasmante ma un improvviso contropiede del simpaticissimo e bravissimo giocatore di colore del Varese (forse l’unico tra U12, U14 , U16 ed NHL) segna un goal (questo è l’unico sicuramente).
Il disco scompare sotto i gambali dell’ottimo Daniel The Wall D’agate e solo l’arbitro segnala l’avvenuta rete. Ma ciò non ci scoraggia e l’assedio continua. L’ottimo portierino del Varese è sicuramente costretto agli straordinari ed i nostri, come in un tutorial di Call of Duty, affinano potenza e precisione dei tiri con il passare dei minuti. Il coach Andrea Lavazza coadiuvato da Davide Macchi muove le sue linee di alfieri con maestria ed il pareggio non tarda ad arrivare.
Jacopo Crosby Fusini segna la prima rete dopo essersi ottimamente appostato sul secondo palo. È il goal che sbocca i nostri ed i tanti NOOOOO del pubblico per i tiri non andati a segno si trasformano in un caloroso SI!!!. Ora non ci sono più scuse: riscaldamento e tutorial sono terminati. E così è: Luca Messi Zordan è in grande forma e salta gli avversari come birilli effettuando anche il suo primo passaggio al centro della carriera che un altrettanto ottimo Mattia (se non segni torni a casa a piedi) Ronzoni, non esita ad insaccare. Il match continua e tutta la squadra, un goal dopo l’altro, cresce, facendo buon gioco e hockey spettacolo, mentre i genitori in tribuna si esaltano e sembrano più bambini dei bambini in campo.
Arriva anche il secondo tempo ed in porta ora c’è Chiara The Eagle Vola. L’investimento sulle lenti a contatto della ragazza porta i suoi frutti perché oggi, con lei, non si passa. Il Varese infatti non demorde e, soprattutto in contropiede, rimane comunque velenoso. Ma con bravissimi difensori come Greta Ovechkin Niccolai, Alessandro Speed Paramidani e Giovanni Peace of Mind Macchi è difficile arrivare al tiro e soprattutto al goal. Tutti danno il loro contributo e una rete segnata dalla blu dall’esordiente Carlo The Horse Guarisco fa scoppiare la gioia dei compagni in panchina in una giornata che ormai si capisce essere diventata di festa.
La gara continua senza un attimo di sosta, combattendo su ogni disco, fino al suono dell’ultima sirena. Da segnalare inoltre la bella prestazione delle altre due bambine del gruppo, Pauline The Blonde Masperi e Aurora The Brunette Abatangelo, e tutta la squadra che si dimostra caparbia, volenterosa, unica ed unita.
La gara termina con un rotondo e più che tennistico risultato di 7 a 1 e mentre i bambini festeggiano sul ghiaccio avvolti da meritati applausi di genitori e parenti ormai ibernati, coach e dirigenti pensano già alla prossima sfida consapevoli della forza e delle potenzialità di questo gruppo anche in atletica leggera!!