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Under 10 ad Ambrì, vince e convince

Che la neve sia l’intemperia preferita dai bimbi non è un segreto, ma che scateni in loro una voglia di fare così tanto bene questa è per tutti una novità (Torneo di Vipiteno docet).

Spinti dal fioccante maltempo di Ambrì o dalla voglia di chiudere definitivamente il capitolo Rivera (dove i nostri erano sicuramente apparsi sottotono) quella di oggi è stata una giornata a dir poco memorabile. Nel tempio dell’hockey tutto innevato i nostri si apprestano ad affrontare le tre squadre che durante il campionato ci hanno dato più filo da torcere, nell’ordine: Ambrì, Lugano e Varese.

La giornata non è delle più facili quindi, ma i nostri piccoli eroi del ghiaccio (non i camionisti di History Channel) sembrano avere la giusta cattiveria sin dai primi momenti di ritrovo negli spogliatoi. Poche chiacchiere e tanti fatti. L’unica voglia è quella di indossare la nuova maglia e di far vedere ai soliti avversari che oggi non si scherza per niente.

Ascoltate con attenzione le linee del coach Macchi (oggi mancano Luca, Francesco e Pauline) e sotto la guida del Capitano Greta, appena uscita dallo stadio di Lecco per un altro vincente match in Under 12, ecco che i nostri scendono in pista per affrontare i padroni di casa, ovviamente solo dopo aver posato per le foto di rito davanti all’obbiettivo della pediatra della squadra diventata per l’occasione foto-reporter al seguito.

Subito è battaglia vera e i nostri partono a cannone sotterrando letteralmente l’Ambrì. Non c’è storia oggi: i bambini di tutte le linee di attacco e di difesa disegnano perfettamente la geografia del campo e nessuno lascia incustodita la posizione. Ogni disco è nostro e i blu di casa non riescono proprio a districarsi nella ragnatela tesa dal coach Davide. Gli attaccanti attaccano, i difensori difendo e i 2 portierini (oggi esordio per Pablo) parano praticamente tutto. Sembra scontato come concetto, ma questi bambini sono qui ad imparare tecniche e tattiche e oggi sono tutti da promuovere.

Un goal dopo l’altro, carica dopo carica, contrasto dopo contrasto i bimbi dell’Ambrì alzano bandiera bianca mandando i nostri in spogliatoio con sorrisi che uniscono le orecchie tra gli applausi dei genitori che hanno l’aspetto di sofficini Findus vista la temperatura non proprio mite che li accoglie tra gli spalti.

Nemmeno il tempo di finire il thè caldo, che i nostri sono di nuovo in campo. Aspettiamo non pochi minuti il Lugano che arriva in ritardo sul ghiaccio tirandosela sempre un po’. Il Lugano è una squadra forte e fa sempre paura e nessuno dice ai nostri che quest’ultimo ha appena affossato i Mastini del Varese per 12 a 0, giusto per non abbassare il morale della truppa. Suona la sirena e come diavoli (non quelli di Sesto) i piccoli atleti si buttano a capofitto nel match, ridimensionando la squadra elvetica ad un gruppo normalissimo di bambini che gioca ad hockey.

Anche in questo caso non c’è storia e i nostri schiacciano i “neri” nella loro metà campo: Tutti sono bravissimi. Da segnalare le mitragliate di tiri da ogni angolazione di Greta, l’intesa inevitabilmente fraterna del “Giusti grande” col “Giusti piccolo”, l’assist di Aurora ad Alberto che segna al volo e le continue proiezioni in attacco di Paolo a cui il ruolo del difensore sembra stare un po’ stretto. Come sempre Toto è una garanzia in porta ma anche il rookie Pablo non sfigura contro la corazzata elvetica. Finisce anche questa partita e, restituita la mascella caduta al coach del Lugano (che probabilmente fino ad oggi era stato sconfitto da un italiano solo a briscola), ecco i piccoli rientrano con sorrisi sempre più Durbans nello spogliatoio commentando con simpatica ironia l’impresa appena avvenuta.

Manca solo battere i Mastini del Varese per chiudere in bellezza la giornata e proprio con questo spirito che i nostri si apprestano a giocare l’ultima gara. Nonostante la stanchezza si faccia sentire sulle gambette di entrambe le formazioni la partita è piacevole e altrettanto combattuta.

Jacky (fa tutto il lavoro sporco), Danil (sguscia tra le linee), Lorenzo (placca ogni avversario) e Matteo (il Mussa oggi non perdona) non lasciano passare un disco; Aurora trasforma in poster sulla balaustra un bambino varesotto e si conferma la Sharapova del gruppo con 2 lisci clamorosi. Greta va finalmente a segno per ben due volte ed Emanuele lancia involontariamente un avversario sugli spalti. Ognuno ci mette del suo e all’ultima sirena festeggiamo anche la terza vittoria della giornata. Festa in campo, festa sugli spalti con i bimbi che festeggiano il pubblico delle grandi occasioni con un tuffo sul ghiaccio.

Mentre i 2 Giusti vengono mandati ai controlli anti-doping, ai nostri microfoni, il papà del Capitano (l’unico che non risente dell’ibernazione generale) dichiara: “La squadra guidata da Davide Macchi questa domenica, alla Valascia, prima convince e quindi vince il suo primo quadrangolare della stagione regolando nell'ordine le compagini di Ambrì (3-1) Lugano (4-1) e Varese (6-3). Grinta e determinazione non sono certo mancate, buona ma, da migliorare, l'intesa tra compagni, col tempo impareranno ad avere maggiore fiducia reciproca. La squadra si è imposta sugli avversari facendo del possesso disco la sua migliore arma, peccato per le troppe conclusioni sottoporta clamorosamente mancate. Buona anche la prova degli estremi difensori che si sono dimostrati pronti a sventare le poche occasioni create dagli avversari.”

Fatta la doccia e riscossi i meritati complimenti, i nostri si preparano già alla prossima giornata, orgogliosi di ciò che hanno fatto e soprattutto di ciò che faranno.

Se qualcuno del consiglio comunale comasco avesse dubbi sulla qualità del gioco che si cerca di raggiungere nel nostro stadio di Casate (e pure al Tazzoli di Torino) è invitato domenica prossima alla Resega di Lugano per constatare di persona che le nostre non sono parole, ma risultati veri ottenuti con tanta passione e sudore sia da parte di chi guida, sia da chi viene guidato in questo meraviglioso percorso sul ghiaccio (a volte anche sotto la neve).