VI Torneo ITAS - Vipiteno
Giorno 6 gennaio 2012, Ore 16: Autostrada del Brennero, A22.
Imbocchiamo l’uscita di Vipiteno per partecipare al primo torneo internazionale Under 10 di questo anno solare (che di solare han ben poco vista tutta la neve che cade). Ad attendere i piccoli atleti di questa formazione All Stars c’è come sempre il coach Davide Macchi che, risolte le difficoltà logistiche con Herr Adolf Zoll (proprietario dell’albergo), come un papà, accoglie con un caloroso saluto ogni bambino. Sistemati genitori e valigie in albergo, si fa una passeggiatina nel centro del paese altoatesino per ammirare artigianato e architettura locale, sempre sotto una bella nevicata che mette di buon umore la truppa. Poi tutti in albergo a mangiare la pappa e a fare la nanna.
Giorno 7 gennaio 2012, Ore 8.15: Palazzo del Ghiaccio di Sterzing.
Come una squadra dell’ NHL scendiamo sul ghiaccio per scaldare muscoli e pattini. Dobbiamo smaltire i dolci (tanti) e il carbone (poco) portati dalla Befana e ritrovare la strepitosa forma necessaria per confrontarsi con i bambini di Bolzano, Vipiteno, Innsbruck e Renon i cui atleti, come da tradizione, giocano ad hockey dal settimo mese di gravidanza in poi. Si torna in spogliatoio e si ascoltano gli ultimi consigli del coach Macchi (affiancato da Luca Giovinazzo, coach aostese) per ritornare subito dopo sul ghiaccio per affrontare la squadra del Bolzano. L’avversario ha un nome importante ma nulla può spaventare i nostri hockeysti che non hanno di certo attraversato il nord Italia per sfigurare davanti a genitori e parenti. L’atmosfera è magica: si gioca a campo intero come i grandi e ad ogni fischio arbitrale risuonano nello stadio musiche che vanno dall’Heavy Metal a canzoni popolari tirolesi. I bambini compongono il loro urlo “Aosta, Como, Sesto e Torino… tutti uniti contro il Trentino”. L’arbitro lascia cadere il primo disco ed è subito battaglia. La partita, come sempre, è emozionante e tutti hanno voglia di far capire agli altoatesini che anche all’ovest, l’HOCKEY C’E’ !!! Si combatte, si suda e si piange.
Greta, capitano per l’occasione, macina chilometri seminando il terrore nella difesa bolzanina. Questa è sicuramente la partita delle bambine: goal di Greta (sarà premiata dal coach avversario come miglior giocatore del match), assist di Aurora a Pauline ed è di nuovo rete. Il match si chiude con una bella vittoria e con i genitori sugli spalti che inneggiano alla bella prestazione. Ricevuti complimenti e premi i nostri ritornano di tutta fretta in albergo, sia per ricevere un meritato pasto, sia per scongiurare la paura di essere rinchiusi nelle segrete dell’hotel dal gestore del albergo che pretende assoluta puntualità.
Ore 17.40: ad aspettare i nostri campioncini c’è sul ghiaccio l’Innsbruck di nero vestito. Inizia il riscaldamento e subito dopo la partita. L’impegno dei nostri è commovente e i piccoli Luca e Jacopo non ne fanno passare una. I portieri Ricky e Toto sono costretti agli straordinari. Il match è equilibrato e le reti degli avversari arrivano soprattutto per il troppo acido lattico accumulato nelle gambe. Questa volta non ce la facciamo a battere l’avversario, ma la partita testimonia che i nostri sono all’altezza. Ad essere premiata questa volta è Aurora che conferma essere “la mietitrice” della squadra. Di nuovo in albergo e pronti ad un’altra levataccia perché domani si gioca prestissimo contro i padroni di casa.
Giorno 8 gennaio 2012, Ore 8.30: Siamo gli unici a giocare due partite di qualificazione e l’eventuale finale.
Quindi bisogna risparmiare energie. Sul ghiaccio c’è il Vipiteno, squadra temibile e fisicamente prestante (alcuni giurano di aver visto bambini arrivare allo stadio guidando l’automobile). Subito è battaglia. L’arbitro probabilmente ha delle fette di speck sugli occhi perché non vede tanti falli inutili e la partita diventa subito fisica e cattiva. I nostri non reagiscono mai a gomiti alti e a bastonate gratuite e i nostri due coach invitano i bambini alla calma inventandosi poi schemi che lasciano di sasso gli altoatesini di confine. Anche i genitori sugli spalti evitano di lanciare yogurt e strudel al direttore di gara che alla fine verrà premiato come il peggiore in campo. Mentre Alberto, Paolo, Lorenzo e Kevin fanno di tutto per arginare i colossi blu, i nostri pensano già al prossimo incontro contro il Renon. Ad essere premiato è questa volta Ricky, portiere sestese.
Ore 10.30 Nemmeno il tempo per uno spuntino e di nuovo bisogna tornare a pattinare. Sotto gli anatemi del proprio coach il Bolzano non riesce ad avanzare nel Torneo e quindi l’idea della finalina per il terzo posto si fa sempre più reale. Ora bisogna giocare con il Renon che di certo non è una squadretta. Da una parte bisogna risparmiare le energie, dall’altra bisogna far capire che ogni partita si gioca fino all’ultimo secondo e fino all’ultima goccia di sudore. E così è: anche questa partita viene giocata su ogni disco e Alessio, Danil e Riccardo non lasciano giocare gli avversari. La partita è entusiasmante e il Renon, come da pronostico, finisce in finalissima con i bambinoni del Vipiteno.
Ore 11.30: Ora il tempo per riprendersi è davvero poco e dopo la premiazione al migliore portiere (il nostro Toto) la finale per il terzo posto è nostra. Dobbiamo affrontare nuovamente la squadra dell’Innsbruck. Siamo tutti sereni e l’unica paura è quella di ritrovare sul ghiaccio l’arbitro con lo speck al posto della visiera. Fortunatamente ad arbitrare c’è un signore molto gentile che tiene molto all’integrità di tutti gli atleti. Il disco cade per il primo ingaggio interrompendo gli sculettamenti appena accennati di tutti i bambini sulla canzone di Lily Allen “F*** You” (meno male che ad affrontarsi sono bambini italiani e austiaci). I nostri ingranano la quarta dimenticando di aver già disputato due incontri. La partita è bellissima, corretta e senza un momento di pausa. Cambi veloci, km macinati come Intercity e decine di tiri alla portierina della squadra austriaca. La dea bendata è probabilmente austriaca da queste parti e il puck entra una volta sola nonostante le mitragliate di dischi che arrivano nello specchio della rete avversaria. Alberto sembra alimentato con barre di plutonio e non di cereali (verrà poi meritatamente premiato come il migliore del match) ed Aurora riesce finalmente a fare il suo primo ponte (come nei video su you tube) beccandosi la prima penalità in carriera. Tutti sono a dir poco fantastici e trascinati da Greta e Tyron sono all’altezza degli austriaci. La partita si conclude con un 3 a 1, ma ormai poco importa. Abbiamo dato tutto e anche di più, giocando in una situazione tanto difficile con squadre che hanno fatto la storia dell’hockey arrivando inoltre ad un passo dalla coppa. In questi due ·giorni abbiamo scritto anche noi una piccola pagina di hockey giovanile e, dopo un bel piatto di pasta e gli abbracci dei genitori, ecco che non ci resta altro da fare che tornare a casa, ognuno nella sua città.
All’insegna del bel gioco, dell’educazione e dell’impegno, Aosta, Como, Sesto e Torino sono state in effetti una grande squadra unita contro il Trentino (Alto-Adige) !!