Piccoli atleti crescono
Natale è vicino ed i nostri bambini hanno pensato di essere ancora più bravi del solito. Oggi si gioca nel nostro stadio, di cui conosciamo ogni pregio e difetto e forse anche per questo motivo, a scendere sul ghiaccio, è la miglior formazione di sempre.
Sta per cominciare la terza giornata di questo fantastico e agguerritissimo Campionato Svizzero Under 10, e con il passare del tempo sono cresciute sia la qualità che la quantità di gioco.
Dopo la giornata di Varese si era detto che non mancava molto alla vittoria ed i nostri piccoli guerrieri non hanno smentito le aspettative. Mentre i compagni di classe si apprestano ad iniziare il pranzo domenicale o a giocare con la playstation spaparanzati su un comodo e caldo divano, i nostri scendono sul freddo ghiaccio per affrontare la prima sfida della giornata.
Un sole primaverile passa attraverso le aperture dell’impianto, facendo da riflettore sul palcoscenico che i nostri si apprestano a calcare. Oggi sono con la maglia bianca, come quella dei grandi e di fronte hanno gli amici dell’Ambrì.
Si parte e dal primo ingaggio si capisce che oggi non sarà facile per nessuno espugnare il campo di Casate. Alla guida del coach Macchi i nostri piccoli combattono su ogni disco. In campo c’è grinta, “cattiveria” e voglia di restituire all’Ambrì il risultato subito in quel di Varese.
In porta, tutta la responsabilità è del piccolo grande Tommaso. A lui piace l’hockey dell’NHL, quello spettacolare, con tuffi, pinzate e la sua area di porta è la più pulita, perché oggi spazza via tutto e tutti: non c’è storia per nessuno.
Tra i convocati oggi ci sono quasi tutte le bambine: manca Rebecca, fermata da un avversario senza casco e senza pattini: l’influenza. A lei i nostri migliori auguri di pronta guarigione.
Le altre tre girls sono capitanate dalla giovane ma esperta Greta. Sembra un intercity che non fa fermate: scarta, tira, rincorre e segna meritatamente un bel po’ di goals. A tingere il ghiaccio di rosa ci sono Pauline che ferma in difesa ogni disco pericoloso e Aurora che tra assist, tiri e cariche al limite del regolamento apre la strada verso la porta ai compagni.
In linea con lei c’è Jacopo che si butta su ogni disco martellando senza sosta gli avversari. Ma oggi i bimbi sono tutti grandiosi ed è difficile trovare un migliore o un peggiore, anzi, è proprio difficile distinguerli perché oggi sono una Squadra con la S maiuscola. Edoardo, Lorenzo, Luca, Matteo, Francesco: se esistesse un Fantahockey sarebbero tutti da acquistare. Finisce la prima partita e i piccoli festeggiano, rivolti verso i genitori, la loro prima vittoria.
Tanto sudore versato in settimana ora viene ripagato. Cinque minuti di pausa, giusto per un the e qualche biscotto e si scende di nuovo sul ghiaccio. Ora c’è il Lugano, avversario numero 1 da sempre. Si gioca al massimo ed il primo tempo è nostro. Le unghie del coach svizzero sono sempre più mangiucchiate ed il suo sguardo di stupore ed ammirazione nei confronti dei nostri è evidente. Il Lugano riesce comunque a chiudere la partita ma il risultato rimane incerto fino al suono della sirena. Poi tocca al Ceresio subire la nostra grinta. Loro sono più grandi di noi e non è facile fermarli. Ma questo è l’hockey, non ci sono le polemiche degli altri sport.
C’è solo la voglia di abbracciarsi a fine partita intorno al coach Davide urlando con le ultime energie:
“Forza HC Como, W noi !!!”